Divise calcio maglia gialla
Su Provehito potrai acquistare maglie calcio base o personalizzabili a basso costo. Il blu è il colore scelto invece per il completo away, sulla stessa base delle maglie che abbiamo già descritto di Leicester e Sheffield United, ovvero con colletto sovrapposto e strisce Adidas bianche che scorrono sui fianchi. Le tre strisce adidas sono sul lato. Il problema sono i colori: per i tifosi il rosso scuro della maglia home è troppo scuro, ed è stata chiesto a gran voce l’utilizzo della “vecchia” maglia di casa, rossa con inserti gialli, i colori della bandiera. I Blancos stanno perdendo nomi importanti – su tutti quello del capitano e bandiera Sergio Ramos – mentre i blaugrana hanno dovuto dire addio alla leggenda Lionel Messi. Scelta stravagante della Puma che cavalca per la home untotal red interrotto solo dal nuovo logo della federazione serba e da quello del brand, con un colletto a V vecchio stile che fa molto Roma di Völler, mentre per la away il solito schema crea una sorta di diamante dorato su sfondo bianco che solleva perplessità. Bianca, ben definita e anche qui con rimandi tradizionali e ai primi Duemila anche la maglia away, mentre sul retro di entrambe sopra al nome del giocatore è stato cucito un inedito logo che farà impazzire gli appassionati, celebrando i 125 anni di una delle squadre più vincenti della storia del nostro calcio.
La stagione 2003-04 è quindi quella del ritorno a una rigatura completa anche nel retro delle divise, sui cui pali vanno ad appoggiarsi nomi e numeri dipinti di giallo. Nella stagione 1995-96 anche il Manchester United indossò una maglia da trasferta grigia con un template particolare. Non più solo la maglia, ma anche quello che è stampato – pardon, cucito – dietro diventa elemento attraverso cui un calciatore può identificarsi; un numero che, sovente, finisce per divenire un tutt’uno con l’estro di chi se ne appropria. La nuova casacca pare aver già una data di scadenza, tanta è l’avversione che in poche settimane riesce a calamitare su di sé: il matrimonio tra giallo e bianco non piace ai tifosi, che vedono la loro reliquia sportiva mutilata da un vezzo grafico a dir poco controverso; non piace ai cronisti sportivi, che vedono perdere un paio di diottrie a partita nei tentativi di riconoscere quelle invisibili cifre che errano per il campo; soprattutto, non piace a chi tiene le redini del calcio europeo che, se già redarguì la Vecchia Signora nel vecchio decennio, figuriamoci ora… Per la prima volta i calciatori non sono più solo dei numeri, e quelle stesse cifre diventano parte integrante della carriera di chi le porta in campo.
Fatto sta che la schiena dei calciatori vide dall’oggi al domani il palo centrale nero “allargarsi” a dismisura, quel tanto che bastò per accogliere al suo interno la novità numerica, pittata di bianco. La seconda portare nel 2023 è un classicone, non piacerà tanto alle nuove generazioni ma ai calciatori dal cuore tenero sì: e sono le Premier III Pro. I numeri sono però sempre al loro posto, adesso a contatto diretto con le strisce e… Tutto questo si palesa ancor più attraverso ciò che contraddistingue i giocatori juventini, quei numeri che dopo un decennio tornano a colorarsi del redivivo bianco. Quando il gioco si fa duro (o meglio, quando arrivano i tre punti in palio), la Juventus svela la sua ennesima divisa, di fatto una sorta di negativo della storica prassi, dove un grande quadrato bianco dà risalto a una numerazione completamente nera. Il sire di Barengo, giovane capitano, nel 1950 riporterà dopo tre lustri lo scudetto sul petto bianconero, ma le stagioni che verranno saranno avare di gioie per quella maglia, finita stritolata fra i trionfi di Milano e Firenze.
Ma prima di approfondire questo complicato e articolato rapporto, è forse necessario fare un salto indietro alla Torino di fine Ottocento, fulcro di un’ancora giovane e acerba Italia, per capire come e perché un’ancora sconosciuta maglia, un giorno, abbracciò dei colori così diversi. Certo, più difficile risulta diventare un tutt’uno con una maglia, soprattutto se questa è a strisce bianche e nere… La presenza di autografi originali aggiunge un tocco personale e un valore unico alla maglia, soprattutto se l’autografo è associato a un momento significativo nella carriera del giocatore o della squadra. Immaginiamo che a tutti loro, poco importasse la resa di un tocco di rosso sopra delle strisce bianconere… Fino a poco tempo fa era possibile trovare maglie delle serie minori anche nei grandi store del centro, come Lillywithes (Piccadilly Circus) o Soccer Scene (Carnaby Street e Oxford Street), di cui si è parlato in un precedente articolo. Entrambe le maglie hanno posto sul lato del cuore lo stemma della Canada Soccer Association, che combina in biancorosso una tipica foglia d’acero al pallone da calcio, divisi nel centro unicamente dalla scritta “Canada” in nero. La FIGC arriverà a togliere questo bando solo a cavallo degli anni settanta ed ottanta del secolo scorso, relativamente tardi rispetto a quanto era avvenuto nel resto del continente.
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